venerdì 7 agosto 2015

Trasferta Valdostana

PRESENTI: Ale, Luca.

Sembrava dovessimo fare una settimana intera, progetti sul Bianco progetti sul Rosa, alla fine ci ritroviamo con 3 giorni buoni, ma non ci possiamo certo lamentare....

Saliamo a Punta Helbronner con la nuova funivia "Skyway"in mezzo a turisti di ogni genere, alleggeriamo lo zaino al rifugio Torino e proseguiamo verso il Dente del Gigante, in un'ora e mezza circa siamo alla gengiva, dicisamente molto affollata... Aspettiamo quasi un'ora e mezza a prendere il sole insieme a dei simpatici ragazzi austriaci. 
Finalmente iniziamo a salire in coda dietro alle numerose cordate davanti a noi.. Dopo i primi 2 tiri con diverse attese cercando di non ostacolarci troppo con gli altri, arriviamo alle famose placche "burger"imbiancate di neve, l'affollamento è superiore a quanto potessimo immaginare, e dopo qualche esitazione decidiamo che è il momento di superare più gente possibile e levarci dall'ingorgo, nei 2 tiri seguenti superiamo 5 cordate, con numeri da circo e intrecci di corde usando senza pietà i canaponi, dopo l'anticima in breve raggiungiamo la madonnina di vetta. Scendiamo prima dell'arrivo di tutti, e con 4 doppie siamo dinuovo al nevaio e scendiamo verso il Rif Torino.

Cena in terrazza dove incrociamo un gruppo di genvesi con lo stesso nostro programma per il giorno seguente: sveglia alle 4 e via spediti verso il Trident du Tacul, terminale abbastanza ok, e dal canale per rocce rotte arriviamo all'attacco della Lepiney.

Per i primi 3 tiri godiamo della compagnia dello zaino, per semplificarci le cose in discesa ed evitare di passare nel canale durante le ore più calde... lasciamo il sacco ad una cengia dove parte il tiro più impegnativo e proseguiamo a salirlo, e via via i tiri seguenti, sempre vari con diedri, lame, fessure e camini, dove si riescono a mettere facilmente protezioni veloci; un'arrampicata diversa dal solito: per noi è la prima volta sui satelliti del monte bianco e scalare in questo ambiente ci esalta non poco. L'ultimo tiro è decisamente faticoso eppure è gradato solo IV+, dalla cima siamo al cospetto del versante sud-est del Bianco e dell'imponente Grand Capucin, dove vediamo diverse cordate impegnate su varie vie.... ci prendiamo la nostra pausa fontina, e iniziamo le doppie, recuperiamo gli zaini alla sosta e proseguiamo scendendo sulla verticale sotto di noi, raggiungiamo il ghiacciaio e rientriamo al Torino.

Ci rilassiamo un po' e andiamo a scoprire le varie novità della nuova struttura di Punta Helbronner, dopo un giro all'orto botanico del Pavillon scendiamo a valle, per un'ottima merenda da Pan per Focaccia, 2 vasche per negozi a Courmayeur, e ci spostiamo in Val Ferret, dove campeggiamo nello splendido campeggio di Tronchey.

Il meteo previsto per il giorno seguente non è dei migliori, così decidiamo per una via in fondo valle nei pressi del Rif  Dalmazzi, alla parete dei Titani, "Venus". Dopo qualche giro di troppo nel cercare la via arriviamo all'attacco, granito ancora differente dal giorno prima, ma roccia stupenda, purtroppo dopo metà via inizia a piovere e siamo costretti a scendere.

Un'ultima merendona ad Arnouva ed è ora di rientrare verso casa.

























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