Difficoltà: I 5.2 E3
Esposizione: Nord-Ovest
Tra i tanti canali che offrono le Alpi Marittime forse questo è uno dei pochi ad esser ben noto anche al di fuori della provincia di Cuneo. E' qualche mese che tramite siti meteo e forum cerco di tenere d'occhio la situazione nevosa di questo canale; ora le ultime recensioni postate in rete, parlano di ottime condizioni; sento qualche amico ed è Masa ad accogliere la proposta.
Giunti in valle dobbiamo lasciare la macchina poco dopo Tetti Gaina a causa di vecchie valanghe che bloccano la strada, aggiungendo qualche km al percorso previsto. Dalle Terme comincia il sentiero e in prossimità del ponte iniza a salire rapidamente nel bosco, dove ci accompagna una leggera pioggia.
Finalmente all'inizio del Gias Lagarot la neve inizia ad essere continua e calziamo scarponi sci e pelli; qui si inizia a vedere il Bivacco Varrone in cima al ripido pendio sotto il Corno Stella. Il Canale avvolto dalle nubi trasmette un'atmosfera inquietante, e alimenta il nostro timore nei suoi confronti.
Dopo una piacevole cena al fresco a causa della porta malchiusa, ci raggiungono 2 curiosi personaggi a piedi, distrutti dal continuo sprofondare nella neve, 4 chiacchiere in compagnia ma noi non troppo tardi preferiamo andare a riposare mentre loro danno vita ad una cucina degna di un vero ristorante.
Il giorno seguente partiamo dal rifugio con i ramponi ai piedi visto l'ottimo rigelo, in breve traversando a sinistra ci portiamo sotto al canale e inizamo a salirlo; durante la progressione la neve si fa subito più tenera e capiamo subito le supercondizioni in cui si trova, ovviamente fatichiamo non poco a battere traccia, accanto agli isolotti il mio compagno mi da un po' di cambio, ma oggi non è in gran forma causa qualche problema di stomaco... dopo gli isolotti la pendenza aumenta, continuo a battere traccia fino al tanto atteso colletto. Qui decidiamo di recuperare un po' le forze, sempre considerando di scendere prima che il sole entri nel canale, Masa è più stanco del previsto e mi dice "dormo 10 minuti"...
dopo mezz'oretta è il momento di scendere, prime curve un po' controllate per vedere come reagisce la neve: il responso è perfetto, la discesa è tutta in polvere come si capiva durante la salita...con un po' di fortuna abbiamo trovato condizioni superlative che ci hanno permesso di goderci la discesa al 100%.
Dal conoide al Lagarot neve un po' cotta, dal quale abbiamo scelto di proseguire per lingue di neve lungo il fiume, (un'avventura) diversi togli metti di sci su neve mista a pietre e foglie secche, qualche guado ci ha permesso di ricongiungerci al ponticello...
Il guardiano del Bivacco Varrone. |
Masa quasi agli isolotti. |
Il canale visto dal Colletto. |
Finalmente al Colletto. |
Il Lourousa in tutto il suo splendore, visto dal Gias Lagarot. |