lunedì 27 aprile 2015

Punta Savina (2821 m) - Canale Camosci Golosi

PRESENTI: Ale, Frank, Masa.



Difficoltà: 4.3 :: E2

Esposizione: Nord-Ovest


Inevitabilmente attratti dal nome di questo canale: "Camosci Golosi".



Sarebbe stato meglio andarci qualche mese prima, ma almeno siamo riusciti ad arrivare in macchina fino a San Giacomo di Entracque, risparmiandoci i 7 km dalla diga.

Notte in tenda accampati nel parcheggio e ci incamminiamo per il bosco; in breve siamo nel vallone, cartina alla mano cercando di individuare l'itinerario corretto, sempre più concreta la totale assenza di neve...

In un canalone risaliamo una vecchia e grossa valanga, dove ci tengono compagnia alcuni camosci e un cinghiale solitario. Con numerosi "ravanamenti" tra neve, terra e arbusti arriviamo in vista del canale. 
Saliamo rapidamente, su neve svalangata, qualche sasso e zolle di terra cadute dalle pareti ai lati, uscita stretta e ripida. Dal colletto in breve siamo alla croce di vetta, avvolti dalla nebbia, sotto una nevicata.

La neve in discesa si rivela decisamente al di sopra delle aspettative: primaverile, portante e con buona tenuta. Nel conoide è ormai molla, e ancora sotto cerchiamo le lingue residue per sciare il più possibile. Anche la vecchia valanga che porta alla strada, arricchita di foglie e sassi, si lascia sciare con piacere, lasciandoci solo un brevissimo tratto da percorrere a piedi fino alla macchina sotto una leggera pioggia...
























lunedì 20 aprile 2015

Breche Victor Chaud (3142 m), couloir Pélas Verney

PRESENTI: Ale, Masa, Pietro.

Difficoltà: 5.3 :: E2
Esposizione: Nord


Questa volta ci dirigiamo negli Ecrins... siamo già stati in zona per la più famosa Barre, per scalare sul calcare di Briançon, ma mai per sciare... qualche foto sul web ci fa scoprire questo splendido canale e ci convince subito ad andare a vedere com'è...

Partiamo da Genova venerdì nel primo pomeriggio e piazziamo una tenda alla partenza del sentiero in direzione rifugio Pelvoux. Aperitivo e cena accanto al fuoco e la serata passa nel migliore dei modi...
Il giorno dopo alle 5 siamo già in cammino nel bosco, il sentiero sale poco e si inoltra in un ampio vallone, per ora non c'è traccia di neve e ironizziamo divertiti sul nostro essere pesantemente fuoriluogo... 

Dopo 2 ore inizia la neve, siamo all'inizio del conoide, vista la buona portanza e la pendenza calziamo direttamente i ramponi, oggi le pelli le abbiam portate a spasso nello zaino.
Dritto davanti a noi, 850 metri più duecento di conoide, si intravede il canale ma si perde subito tra le alte pareti che lo sovrastano.

Saliamo rapidamente il conoide e la prima metà di canale su neve dura. La "linea" si svela pian piano mostrando tratti più ampi che dalle foto non sembravano possibili.
Nella seconda metà la neve diventa sfondosa e l'ambiente mostra un aspetto decisamente invernale... la progressione rallenta ma raggiungiamo la rigola finale, ripida stretta e suggestiva proprio come era sembrato nelle foto online, alle 10.30 siamo alla breche; dove arriva anche un poco di sole.

Pausa ricreativa e ragioniamo un po' sulla discesa, il primo pezzo non è sciabile, così attrezziamo 2 doppie sci ai piedi per scendere fino a dove il canale è largo abbastanza da accogliere gli sci di traverso, la neve è ottima e permette di azzardare qualche curva un po' aerea, ma spesso si impatta su rocce nascoste dalla neve riportata...

Usciti dalla rigola il canale si allarga e concede curve ben più ampie, prima su neve fresca morbida, scendendo più compatta ma sempre con ottimo grip... il canale sembra non finire mai, uno spettacolo! Sbuchiamo infine al sole sul conoide su neve ormai cotta dal sole e ci lasciamo andare in curvoni fino al fiume. 10 minuti di relax e riprendiamo il sentiero percorso al mattino, in veste totalmente estiva fino ad Ailefroide; saliamo in macchina verso una meritata birra con crepes a Vallouise.



Video

PM





















Un' immagine di ripertorio del Couloir vista dal Rif. Pelvoux.


martedì 14 aprile 2015

Pasqua & Pasquetta

PRESENTI: Ale, Frank e amici.

Partiamo alle prime luci da Valnontey, dopo un'ora abbondante di cammino, riusciamo a calzare gli sci... Il meteo non è certo dei migliori, ma l'ottimismo contagioso di Francesco tira avanti tutto il gruppo, breve stop al rifugio Vittorio Sella, e fiduciosi in qualche schiarita proseguiamo in direzione del Gran Sertz. 
Ci accorgiamo presto di aver banalmente sbagliato strada, infatti restiamo troppo a destra rispetto all'itinerario corretto; cambiamo così programma e saliamo il pendio che porta alla Cresta del Tuf.

Le nubi si aprono poco prima di scendere regalandoci una bella discesa fino al rifugio... il resto della giornata la trascorriamo al rifugio con birrette e partite a carte, facendoci ricordare quanto sia noioso giocare a "scala 40"... 

Cena a 5 stelle e lunga dormita; il giorno dopo partiamo in direzione della Punta nera della Grivola, la giornata è splendida e saliamo il canale che porta al colle della Nera dove ci accoglie un vento gelido che ci accompagnerà fino in vetta, all'insegna di un clima invernale... 

Scendiamo tutto il ghiacciaio del Trajo, risaliamo il breve colle della Grivoletta e proseguiamo questa lunga discesa proprio sotto la Grivola, seguiamo le lingue di neve primaverile e tracce di valanghe fino al termine della neve, circa a quota 1600, in mezzoretta a piedi siamo ad Epinel, dove con un comodo autostop raggiungiamo le nostre macchine.