martedì 31 luglio 2018

Monte Bianco (4810) - Pilone Centrale del Freney - Via Classica Bonington

PRESENTI: Ale, Federica

Dopo alcuni scambi di telefonate e messagi vocali, riusciamo a capire i giorni buoni per andare. Eccoci salire alle prime luci del mattino il sentiero che raggiunge il Monzino, dove approfittiamo dell'accoglienza di questo splendido Rifugio per una pausa colazione.
Presto ripartiamo in direzione dei bivacchi Eccles, le condizioni ancora buone del ghiacciaio ci permettono di essere intorno alle 10 già sistemati, pronti a goderci la giornata di relax. 


Non ci facciamo mancare i generi di conforto e passiamo le ore seguenti a mangiare e bere, all'insegna del buon umore, tra risate e qualche ragionamento sulla salita, in compagnia di 2 tedeschi coi quali condividiamo il bivacco (in 4 è davvero un lusso).

La sveglia suona senza pietà alle 2.30, tra preparativi e crostatine sbriciolate partiamo alle 3.15, il meteo è spaziale, pure la luna piena e raggiunto il colle Eccles, ci caliamo nel bacino del Freney, un po' di cinema a reperire gli ancoraggi e arriviamo sulla neve, saliamo  in direzione  dell'attacco e verso le 6 iniziamo a scalare alle prime luci dell'alba, è fantastico e l'ambiente si svela in tutto il suo splendore.

Procediamo abbastanza rapidi con dei bei tiri lunghi su roccia buona e praticamente tutta asciutta, divertimento assicurato! Alle 10.30 siamo sotto la "chandelle", scaliamo ancora qualche tiro con gli zaini in spalla, ma per il famoso tiro del tetto a campana optiamo per recuperarli, già così richiede abbastanza fatica e fantasia, ma con qualche numero ne siamo fuori!
Con altre 3 lunghezze siamo in cima al Pilone, ci separano dalla cima solo una breve calata, del misto facile e qualche pendio di neve molle, intorno alle 16.30 ci arriviamo per davvero, con la giusta dose di stanchezza e una certa soddisfazione.

L'entusiasmo ci fa scegliere la discesa dei 3 Mont Blanc, ma con tutte le simpatiche risalite che la caratterizzano non si rivela per niente simpatica, nei pressi della Vallée Blanche ci fermiamo per una merenda all'insegna di tortellini crudi, barrette e un po' di neve sciolta. Questa pausa rigeneratrice ci permette di rientrare fino al Rifugio Torino, dove riusciamo a vedere pure l'eclissi, e appena entrati ci lanciamo subito a dormire.

La colazione del giorno dopo sembra la cosa più buona del mondo, e dopo questo banchetto ci lasciamo portare a valle dalla funivia.























giovedì 12 luglio 2018

Monte Bianco (4810) - Pilastro Rosso del Brouillard, Via Bonatti Oggioni

PRESENTI: Ale, Enrico.

Dopo qualche via in zona, c'è la voglia di tornare in uno degli angoli, a parer mio, più belli del Monte Bianco.

Con Enri c'è sintonia su come organizzare la salita e l'organizzazione risulta quindi facile e rapida.
Saliti in valle la sera prima, l'avvicinamento agli Eccles scorre veloce grazie al ghiacciaio in buone condizioni, infatti non siamo i soli a voler pernottare in questi bivacchi: ci troviamo in 8. La giornata, dedita al relax, passa piacevolmente tra chiacchiere, buona compagnia e condivisione degli spazi.

Dopo una grande dormita, una simpatica sveglia e una buona colazione ci attiviamo decisi verso il pilastro. Sui primi tiri al buio facciamo subito un po' di "orienteering" cercando di dare un senso a buffi disegni scaricati da internet che dovrebbero raccontare la via.

Alle prime luci è tutto più evidente e saliamo un tiro dopo l'altro, la via non è mai troppo fisica e lo zaino non crea troppi problemi, la roccia è molto bella e solo in un tiro troviamo una fessura imballata di ghiaccio.
Dopo circa 5 ore dall'attacco siamo in cima al pilastro!

Mangiamo qualche splendida barretta chimica e proseguiamo in una bella ravanata su facili rocce dalla dubbia qualità fino al Picco Luigi Amedeo.
Qui la cresta diventa molto più estetica e articolata con tratti di facile e divertente arrampicata fino a diventare nevosa e portarci sul Monte Bianco di Courmayeur, un po' di vento disturba la pausa merenda e saliamo rapidamente sulla cima del Monte Bianco: sono ormai le 3 del pomeriggio.
Non è poi così tardi, pensavamo peggio, ci sembra di esser saliti bene e la soddisfazione è grande. Ci dirigiamo verso la normale italiana in direzione rifugio Gonella per una meritata pausa, l'entusiasmo ci fa trovare la voglia di proseguire fino al parcheggio, dove ci attende una meritata dormita in tenda!








































mercoledì 30 maggio 2018

Curve di fine stagione

PRESENTI: Ale, Luca Nomenomen, Masa

Dopo un inverno tanto nevoso era giusto sfruttare l'occasione per fare ancora una sciata.
Non ci vuole molto a convincere Masa (a dire il vero non c'è voluto proprio niente) e per una coincidenza fortuita si unisce pure Luca, col quale per impegni differenti, ci incontreremo direttamente al rifugio Chabod sabato mattina presto.

Dopo una cena in ottima compagnia con altri 2 ragazzi, alle 4 del mattino compare il socio direttamente dal parcheggio...
Procediamo assieme, un po' di circo tra slittamenti di pelli e traversi, e arriviamo alla terminale completamente chiusa, saliamo la nord classica e ci portiamo sulla cresta sommitale del Gran Paradiso, la linea appena salita non è del tutto sciabile come speravamo così optiamo per scendere la variante, nota come "Via Adami", dove la neve è piuttosto compatta, ma stando un po' abbottonati si lascia sciare.

Dalla terminale in giù ottima primaverile di puro godimento fino all'inizio del bosco e da quota 2100 circa ci tocca proseguire a piedi, ma per essere il 26 maggio non è niente male!