lunedì 29 dicembre 2014

Mongioie (2630 m) - Parete nord via Biancardi

PRESENTI: Michele ed il suocero

Domenica all'ultimo rinuncio all'oronaye. Giorgio, il suocero, impietosito dal mio non trovare compagni per lunedì si offre di seguirmi. In pratica quindi è lui a portare me in montagna...e non il contrario.

Scegliamo il mongioie, da nord. Monte dietro casa, e quindi considerato un po' sfigato, basso, facile, di poca avventura. Non è vero!

Viozene, ore 8.10, saliamo su per prati assolati che mi fanno sentire un po' in imbarazzo vestito come il peggiore dei freerider colorati. Ma al colle il gelido vento giustifica il mio vestiario, e così mi godo doppiamente il freddo intenso.

Traversiamo sotto la parete perdendo un centinaio di metri di quota e risaliamo il canale sui 40° che gira prima a destra e poi a sinistra, dove inizia il bello. Quello che senza neve è un camino di III, ora è una stretta goulotte piena di neve dura sui 60° abbondanti.
Saliamo veloci, non metto protezioni durante la mia progressione, assicuro Giorgio visto che è la prima volta che si ritrova due picche in mano.

Saliamo così bene che ci ritroviamo troppo a sinistra. Dobbiamo traversare verso destra per tornare sulla retta via e impieghiamo 2 ore per fare le cose in sicurezza. Le soste bisogna inventarle un po' dal nulla. Ghiaccio e spuntoni cercasi! La pendenza non scende mai sotto i 50°-55° e si è sempre ben esposti.

Arriviamo all'ultimo risalto, coperto quanto basta per non far picchiare le picche sulla roccia, e Giorgio passa davanti per una ventina di metri. Lo raggiungo e in pochi ripidi metri siamo fuori.
Il bello di scalare una nord sta anche nel uscirne fuori. Da verticale all'orizzontale, di colpo. La vista, prima limitata, ora spazia a 360°: monte rosa, monviso, appennino, corsica, apuane!

Il primo tentativo di far fuori il suocero è fallito! Due risate e scendiamo subito visto il freddo (non ci era mai capitato di fare una gita completa con il piumone pesante addosso!) e l'ora tarda, che però ci fa godere un tramonto spettacolare.

Il dilemma come al solito è lo stesso: la scimmietta che ho dentro ora starà un po' buona o si sentirà ancora più istigata?




la parete nord est in una foto di repertorio, la nostra via al centro

avvicinamento da sud

al colle sotto la parete est

traverso fino all'imbocco del canale

a metà parete dopo la prima goulotte

la seconda parte di parete

il traverso per tornare sulla retta via

l'ultimo risalto

al battesimo del ghiaccio giorgio va già da primo

l'uscita in vetta

in discesa dalla est



domenica 28 dicembre 2014

Oronaye (3100 m) - Canale sud di sinistra

PRESENTI: Ale, Pietro

Difficoltà: 4.1 E1
Esposizione: quella di un canale sud

Partiamo ad ore antelucane per l'Oronaye, equipaggiati per una spedizione e con progetti bellicosi, che poi ridimensioneremo nel corso della giornata.

La strada del colle della Maddalena è sporca dell’ultima nevicata e noi mettiamo immediatamente in mostra la nostra abilità migliore, cioè quella di riuscire a perdere del tempo, prima ancora di scendere dall'auto. Il termometro fa meno 15. Risaliamo il torrente Oronaye sulla sinistra idrografica e, passando alla sua destra, ci immettiamo nell’omonimo vallone che in 5 o 6 chilometri ci conduce sotto la sud. Un bel sole ed un cielo limpido rendono la temperatura piacevole.
Il conoide alterna tratti marmorei da rigelo ad accumuli da vento. Canale di destra o di sinistra? Decidiamo per il meno ripido, viste le condizioni poco chiare. Sbuchiamo sorprendentemente sudati al colletto a quota 3050. Molto tentati di buttarci giù per il canale nord (classico), guardiamo l’orologio, contiamo le (poche) ore di luce, valutiamo le condizioni della neve e la nostra stanchezza; e decidiamo di tornarcene da dove siamo venuti.

Gli accumuli dell’ultima nevicata, che tanto faticosamente abbiamo risalito, ci regalano a tratti meravigliose curve. Neve molto disomogenea per tutto il rientro ma tutto sommato una discreta sciata. Tenendo molto la destra riusciamo ad evitare di racchettare.


La macchina è al sole, ma questo non impedisce al termometro di segnare meno 11.




Il vallone dell'Oronaye
Risalendo faticosamente il canale
Al colletto
Powder
Like a Pro

mercoledì 24 dicembre 2014

martedì 23 dicembre 2014

Colletto Barracco (3150 m)

PRESENTI: Ale, Davide, Luca, Masa.

Difficoltà: 4.3 E2
Esposizione: Nord-Est

Dopo la bella discesa di settimana scorsa, ritorniamo in zona Monviso... stesso parcheggio, stessa poca neve e in parte comune avvicinamento... Stavolta si lascia il Monviso sulla destra e si va in direzione Quintino Sella, infatti il canale è proprio sopra al lago accanto al rifugio. 

Fino al conoide la neve e il vento rendono la progressione tutt'altro che gradevole... Ma dall'ingresso del canale la situazione è quella sperata, come settimana scorsa; saliamo i 400 metri del canale fino al colletto che offre una splendida vista sulla sud del Monviso. Il canale è pieno di neve e sciabile in tutta la sua lunghezza!
Rientro dinuovo al vento fino a pian della regina, su diversi tipi di neve e numerose pietre che mettono a dura prova gambe e solette...














                                                          
                                                            

venerdì 19 dicembre 2014

Skibuild #7

Incollaggio dei listelli che compongono l'anima dello sci...

                                                      

lunedì 15 dicembre 2014

Passo 2 Dita (3000 m)

PRESENTI: Ale, Andre, Luca, Masa, Yuri

Difficoltà: I 4.2 E2
Esposizione: Nord-Est

La neve quest'anno si fa desiderare, specialmente alle modeste quote delle alpi Marittime; anche a Pian della Regina è davvero poca, pare uno scenario di fine ottobre... In alto invece i canali sembrano belli pieni di neve. Dopo un avvicinamento in mezzo a un dedalo di massi semicoperti di neve, in prossimità del Lago Chiaretto, puntiamo verso destra, passando sotto l'imponente Nord del Monviso... una rapida occhiata al Coolidge e iniziamo a salire il canale che porta all'evidente forcella tra il Visolotto e la Punta Gastaldi. 
La neve ci permette una rapida risalita fino al colle, e la discesa è puro divertimento su un manto uniforme che si lascia mordere dalle lamine senza difficoltà... slalom tra i sassi dal lago in giù, e rapido rientro verso Frabosa dove il nostro fedele compagno di avventure Luca doveva presenziare ad un matrimonio.



















mercoledì 3 dicembre 2014

Skibuild #5

Rifiniture dello stampo...