lunedì 26 gennaio 2015

L'ultimo week end di Gennaio

"La protezione più complessa e aleatoria è la valutazione del pendio.
La rinuncia alla salita il passo più difficile."

Hans Kegelmeiner

venerdì 23 gennaio 2015

Skibuild #9

Dopo un primo paio già soddisfacente, ecco il secondo paio di sci appena uscito dalla pressa...
                        
                                             

lunedì 19 gennaio 2015

Punta Helbronner – giornata di sci libero

PRESENTI: un sacco di gente
 


Dopo un dicembre primaverile fatto di stazioni sciistiche chiuse, sci negli zaini e canali che sembrava aprile, la quota neve stava preoccupantemente salendo fino a lambire (e superare) i 2000.

Martedì pomeriggio i siti meteo però ci promettono una perturbazione da nordovest piuttosto determinata a sfogarsi un paio di giorni in zona montebianco: venerdì e sabato. La decisione vien da sé: ci vediamo sabato alle 18, stiviamo la macchina di piumini, mascherine, sci larghi che sembran snowboard e partiamo. Pizza veloce appena entrati in val d'Aosta poi montiamo la tenda alla partenza della funivia di Punta Helbronner: dieci gradi abbondanti sotto zero e spolverata di neve e ghiaccio al suolo. Questo curioso tentativo di auto assideramento ci permette di essere i primi al bar della Lu la domenica alle 7:45 e così mangiamo cornetti alla crema mentre guardiamo orde di gente assembrarsi davanti alla biglietteria chiusa. 

Ci passano avanti circa duecento persone prima di renderci conto che data l’affluenza danno, assieme allo skipass, il numerino di prenotazione della funivia. A noi tocca il 5, circa 30 minuti di attesa a ragionare sulla nostra ingenuità. Non fosse per il freddo, la neve e le 5 funivie che dobbiamo aspettare sembrerebbe di essere su internet, le facce infatti sono quelle, ci sono tutti, ma TUTTI i personaggi che compaiono su siti, blog, video, portfoli, articoli e qualunque altro media relativo allo sci vi possa venire in mente. C’è chi ha sceso il Coolidge, chi colleziona prime discese, chi fonda aziende di sci da freeride, chi ha sceso pareti che non ci sono (non lui, il concittadino, i ripetitori) chi fa i video di quella marca, chi seguiamo soltanto sui social. 

Finalmente riusciamo a salire e decidiamo di inaugurare la giornata con un Toula: run unica fino al Pavillon su polvere facile e veloce. La seconda discesa ci ronza nella testa da qualche anno: dalla terrazza del Torino Vecchio scendiamo verso destra, Canale del Cesso ripido e abbondantemente impolverato scendiamo uno alla volta per sicurezza e poi di nuovo giù veloci sul Toula. Gli ultimi giri partono tutti e tre dalla terrazza uno per direzione: tutto a sinistra, al centro sotto i cavi e l’ultimo a destra infilandoci ancora in un canalino. La discesa fino a La Palud è sconsigliata. Alle 16 prendiamo la funivia parecchio stanchi e molto felici, alle spalle un gigantesco demanio sciabile che stamane abbiamo trovato intonso e impolverato e che abbiamo arato un pochino anche noi assieme a tanti, tanti altri invasati.

          
Video





















lunedì 5 gennaio 2015

3 Giorni di Pesto in Val Maira


Nessun particolare progetto per fineanno, nessun viaggio in programma e neanche la classica settimana bianca... Con alcuni amici decidiamo di concludere comunque l'anno in montagna, il 31 ci dirigiamo in val Maira nella località di Pratorotondo... 
Saliamo carichi di provviste come un'allegra comitiva, chi in ciastre chi in sci, fino al rifugio Unerzio.
Passiamo la serata all'insegna di polenta, brindisi e Gin Tonic.

Il primo gennaio con molta calma ci lanciamo in una tranquilla passeggiata, recuperando anche i più provati dalla sera prima, spingendoci fino a Pratociorliero...
Qualcuno deve far ritorno verso casa, mentre altri che han preferito passare il 31 altrove ci raggiungono in serata.

Il 2 iniziamo a percorrere il vallone d'Enchiausa, ci dividiamo in 2 gruppi: mentre noi saliamo il canale Nord-Est del Monte Vanclava
il resto del gruppo sale fino al colle dell'Enclausette; dopo la discesa non vedendoci di ritorno e ancora assetati di dislivello ripellano fino al colle d'Enchiausa, per poi ritrovarci tutti assieme al Rifugio.

Il giorno seguente decidiamo di andare tutti all'Oserot: itinerario con molto sviluppo. Da prato Ciorliero aggiriamo il Cobre sulla sinistra, e dopo ci immettiamo nel vallone dv si vede finalmente il canalone finale, chi in sci chi a piedi giungiamo al colle, e per facili roccette raggiungiamo la croce di vetta. La discesa è una continua ricerca di neve buona, visti i violenti cambi di temperature degli ultimi giorni, la neve è diversa ad ogni curva... ultimo aperitivo in rifugio per poi scender alle macchine a Chialvetta. Ringraziamo i local per averci offerto pane nutella e vin brule'.
L'ultima sera ormai rimasti in pochi siamo gentilmente ospitati da alcuni amici a Chiappera.

Domenica partendo da Saretto saliamo per misere lingue di neve verso il colle Sautron; in prossimità del Bivacco Sartore andiamo verso sinistra in direzione del monte Viraysse, con vento molto forte ci portiamo sotto il nostro monte, superato il conoide iniziamo a salire il canale a forma di clessidra sul versante Nord-Est. La neve è continuamente riportata dal vento ma sembra davvero buona, saliamo fino alla strettoia, totalmente scoperta con rocce rivestite di ghiaccio, osserviamo un po' la situazione, qualche tentativo poco convinto e decidiamo di scendere, la neve è realmente ottima da sciare; per il vallone scegliamo i versanti al sole dove è più tenera e regale una sciata di qualità, che termina con numeri da circo nelle rimanenti lingue di neve che portano al parcheggio.






Verso il Rifugio Unerzio.

La gita del primo dell'anno.


















Verso il colle Enclausette.


Colle d'Enchiausa.



Canale verso la cima dell'Oserot.





Viraysse.




Yuri all'inizio della strettoia.

Bivacco Sartore.