domenica 27 maggio 2012

Monviso (3842 m) - Via Coolidge

PRESENTI: Michele, Pietro.


Strada fino a pian del Re aperta. Partiamo da Genova presto per arrivare con calma al Falchi-Villata e andare a letto presto. Finiamo per vagare delle ore nel nebbione a cercare il bivacco nel canalone sbagliato. Piedi bagnati e disagio. Il bivacco è minuscolo, e già occupato da una coppia francese. Visto il circo messo in piedi e la quantità di neve decidiamo di mettere la sveglia un'ora prima di quanto preventivato. Alle 3 e mezza infilo gli scarponi ancora bagnati e attacco il canale, che regala ulteriore disagio: non ha rigelato. Saliamo e saliamo, nella pancia del Monte. I Francesi ci sorpassano rapidi sul facile ma ci rallentano nei pochi passaggi tecnici. Dal ghiacciaio pensile il manto è portante, dalla corda molla si va dentro fino a mezzo stinco. Uscita in cresta difficoltosa, bisogna ripulire le rocce dalla neve per poter avanzare e mettere qualche vaga protezione. Il sole che ci accompagnava dal ghiacciaio pensile sparisce e veniamo avvolti in una nube diafana e uniforme a pochi metri dalla cima. Piedi bagnati. E pure freddi ora. Disagio.

Scendiamo, lungo la normale. Benediciamo le ciaspole che con tanta fatica abbiamo portato fino in cima legate sullo zaino. Nonostante ciò, la neve soffocata dal caldo pomeridiano sembra panna montata e sprofondiamo fino al ginocchio. Mai più lasceremo gli sci a casa, ci promettiamo. E' un lungo calvario. E i piedi son sempre bagnati. Un po' meno freddi. Rientriamo a pian del Re quasi 15 ore dopo aver lasciato il bivacco.

Mi sono deciso a comprare dei nuovi scarponi.









Bivacco Villata.









lunedì 7 maggio 2012

Strahlhorn (4190 m)

PRESENTI: Ale, Masa, Michele e parenti.

L'idea iniziale era trascorrere 4 giorni nel Vallese e salire alcuni monti che si trovano sopra a Saas Fee, facili da salire anche sci ai piedi. Il meteo ci consentirà solo 2 giorni di tempo decente pertanto di fare solo una cima, lo Strahlhorn.
Pernotto alla Britannia Hutte discesa sul ghiacciaio, iniza un eterno pianoro che fa guadagnare quota molto lentamente, la giornata è splendida, il pendio aumenta finalmente la pendenza verso quota 3500, e su facili pendii, tenendo sulla sinistra qualche crepaccio si raggiunge la croce di vetta senza difficoltà, il panorama è limpido a 360 gradi su Monte Rosa, Mischabel, Cervino, Corona Imperiale e in lontananza si distinguono anche le forme dell' Oberland.

Discesa divertente su polvere per tutto l'itinerario, dopo la faticosa risalita alla Britannia, ci godiamo meritate birrette al sole.
Trascorriamo un'altra notte in rifugio sperando in una meteo accettabile, ma al risveglio dopo le nevicate della notte decidiamo di scendere a valle, sciamo su ottima polvere fino ai campi da calcio di Saas Fee. 



Lo Strahlhorn all'alba.





Monte Rosa visto dalla cima, con i Lyskamm, Castore, Polluce e Breithorn.




Alphubel, Taschorn, Dom de Mischabel e la Nadelgrat.