giovedì 12 luglio 2018

Monte Bianco (4810) - Pilastro Rosso del Brouillard, Via Bonatti Oggioni

PRESENTI: Ale, Enrico.

Dopo qualche via in zona, c'è la voglia di tornare in uno degli angoli, a parer mio, più belli del Monte Bianco.

Con Enri c'è sintonia su come organizzare la salita e l'organizzazione risulta quindi facile e rapida.
Saliti in valle la sera prima, l'avvicinamento agli Eccles scorre veloce grazie al ghiacciaio in buone condizioni, infatti non siamo i soli a voler pernottare in questi bivacchi: ci troviamo in 8. La giornata, dedita al relax, passa piacevolmente tra chiacchiere, buona compagnia e condivisione degli spazi.

Dopo una grande dormita, una simpatica sveglia e una buona colazione ci attiviamo decisi verso il pilastro. Sui primi tiri al buio facciamo subito un po' di "orienteering" cercando di dare un senso a buffi disegni scaricati da internet che dovrebbero raccontare la via.

Alle prime luci è tutto più evidente e saliamo un tiro dopo l'altro, la via non è mai troppo fisica e lo zaino non crea troppi problemi, la roccia è molto bella e solo in un tiro troviamo una fessura imballata di ghiaccio.
Dopo circa 5 ore dall'attacco siamo in cima al pilastro!

Mangiamo qualche splendida barretta chimica e proseguiamo in una bella ravanata su facili rocce dalla dubbia qualità fino al Picco Luigi Amedeo.
Qui la cresta diventa molto più estetica e articolata con tratti di facile e divertente arrampicata fino a diventare nevosa e portarci sul Monte Bianco di Courmayeur, un po' di vento disturba la pausa merenda e saliamo rapidamente sulla cima del Monte Bianco: sono ormai le 3 del pomeriggio.
Non è poi così tardi, pensavamo peggio, ci sembra di esser saliti bene e la soddisfazione è grande. Ci dirigiamo verso la normale italiana in direzione rifugio Gonella per una meritata pausa, l'entusiasmo ci fa trovare la voglia di proseguire fino al parcheggio, dove ci attende una meritata dormita in tenda!








































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