Rientrati alla macchina ci attrezziamo per una cena nel parcheggio azzingarati come meglio sappiamo fare, ma l'appetito è decisamente elevato... Già in tarda serata ci portiamo nei pressi di Solenzara, in zona del più noto Massif de Bavella, accampandoci in riva al mare...
Il secondo giorno abbiam subito modo di verificare di persona come districarsi tra la fitta selva che caratterizza i sentieri che portano alle pareti, (i corsi lo chiamano maquis) una vera e propria jungla...
Con un po' di giri senza perderci troppo, siamo nel posto giusto, ci dividiamo sulle vie: "le dos de l'éléphant" e "Jeef". Uno spettacolo... Jeef ha un susseguirsi di bei tiri con differente arrampicata l'uno dall'altro, dove la roccia è un capolavoro...
Dopo la doccia, un'abbondante cena e una bella dormita, siamo dinuovo lanciati e approfittiamo di un altro suggerimento: "Acqua in bocca" alle "Teghie liscie"... la roccia anche oggi non delude, si passa da fessure a muri più tecnici... ma sono L5 ed L6 a lagnarci per bene... entrambi fuori misura (off -width) dove per progredire cerchiamo di incastrarci e strisciare con un' andatura poco dignitosa accompagnata da versi e lamenti... per concludere la via le placche finali di aderenza cambiano dinuovo le regole del gioco, ma anche queste non sono niente male.
A fine giornata siamo decisamente provati e la cena in compagnia è decisamente quello che ci vuole, arricchita da un po' di birra corsa...
Per concludere la trasferta, l'ultimo giorno, vista la stanchezza, optiamo per qualcosa di più moderato alla punta d'Arghjavara, e dopo 2 vie e una doppia incastrata, per non farci mancare niente, ripartiamo in direzione merenda e traghetto verso casa.
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