Difficoltà: I :: 5.2 :: E2
Esposizione: Nord
Dopo diversi cambi di piani dovuti al meteo variabile, domenica pomeriggio partiamo in direzione passo del Sempione: superato Simplon Dorf parcheggiamo proprio dal tornante prima del casolare di Rossboden.
Notte in tenda e colazione in totale tranquillità: per una
volta abbiamo una giornata intera per l’avvicinamento, (temevamo affollamento
al bivacco). Il cielo è coperto, ma ci incamminiamo speranzosi lungo la morena
che sale l’ampio vallone glaciale. Calziamo gli sci alla prima neve e
proseguiamo; ben presto realizziamo di aver sbagliato il lato della morena; così con un po' di circo su pietre e neve traversiamo e risaliamo a piedi un
pendio per guadagnare l’itinerario corretto; da lì seguendo il vallone che sale
verso sinistra raggiungiamo il colletto dove si trova il bivacco Piero de Zen.
Pranziamo: uova sode, speck, formaggio e trascorriamo il
pomeriggio a bere te e brodo caldo; il nostro obiettivo si svela soltanto nel
tardo pomeriggio comparendo poco a poco tra le nubi… Qualche partita a
carte, discorsi ottimistici sul miglioramento del meteo e arriva l’ora di cena,
verso le 20.30 arrivano al bivacco anche 2 ragazzi di Milano, ma noi poco dopo
andiamo a dormire.
Sveglia alle 3 e fuori nevischia, partiamo comunque
fiduciosi, la visibilità verso la pianura è buona… Raggiungiamo la terminale,
cambio d’assetto e passiamo senza problemi, mentre saliamo, le nuvole salgono
assieme a noi, mantenendo sempre una distanza di 100 metri sopra le nostre teste;
albeggia e tutto si colora… La neve ogni tanto è un po' sfondosa, ma
dandoci il cambio spesso, procediamo ad un buon ritmo (Luca ha pur sempre lo
spirito del garista). La neve migliora, proprio la farina pressata che
speravamo, solo negli ultimi 80 metri sotto le neve si sente un po’ di
ghiaccio, ma è ben coperto.
Usciti in cresta ci accoglie un vento gelido, ma uno
stupendo panorama su Monte Rosa e Mischabel, raggiungiamo la vetta alle 7.30
dove il freddo è davvero pungente: il mare di nubi che si interseca tra le
valli sottostanti crea davvero un bel gioco di luce, e dedichiamo alcuni minuti
a qualche scatto.
Luca aggiusta i pantaloni, io sblocco il bastoncino, mettiamo
gli sci ai piedi e scendiamo verso l’ingresso della parete, la visibilità è
sempre variabile e andiamo un po’ lunghi, siamo così costretti a scalettare alcuni
metri per ritrovare l’ingresso corretto.
Suggestiva entrata tra le cornici ma si riesce subito a
curvare, la neve dà un’ottima risposta, e dopo un inizio con sciata un po’ controllata, sfruttiamo la vastità del pendio con curve più ampie, nella parte inferiore
la neve ha leggermente mollato ma sotto gli sci è sempre perfetta. Dopo la
terminale cerchiamo di tagliare alti e riusciamo ad arrivare direttamente al
bivacco. Pane, formaggio, un te, riassettiamo gli zaini e scendiamo verso
valle. Divertente neve primaverile fino in fondo, stavolta dal lato giusto
della morena, godendoci le ultime curve di stagione arriviamo sci ai piedi fino
alla macchina, felicissimi di non camallare, essendo ormai il 2 giugno …
E’ presto rispetto a quanto previsto, ci godiamo i raggi del
sole distesi sul prato nei pressi di Rossboden, per poi ripartire verso birra e
panino ad Iselle.
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